Realizzare un tracciato

Come realizzare un tracciato Historic Slotcars Challenge

Perché un tracciato sia omologabile, deve essere progettato in modo coerente alle linee guida esposte nella sezione Fedeltà e scala. Queste valgono ovviamente per quei tracciati che sono facilmente riproducibili, in quanto nella realtà occupano un territorio limitato (come gli autodromi). Tracciati particolari (come Targa Florio o Nurburgring), come pure le prove speciali di rally, richiedono una drastica riduzione della lunghezza dei rettilinei. La maggior parte, se riprodotti in scala, renderebbero impossibile slottare a causa della distanza elevata fra pilota e auto. In ogni caso devono essere rispettate le principali curve. Di seguito è descritto il metodo corretto per arrivare a una buona riproduzione di un classico circuito per gare di velocità.

1 – Definizione di un tracciato di riferimento.

In questo caso Sebring durante gli anni ’70.

2 – Reperimento delle informazioni relative.

Studio storico per definire la forma e l’estensione del tracciato in quel periodo. Il tracciato di riferimento si può trovare in uno dei siti riportati nei link, poi un confronto con Google Map™ permette di verificare la scala dello schema scelto.

3 – Definizione della lunghezza in base alla scala o controllo della scala a posteriori

La lunghezza del tracciato da progettare si ottiene dividendo la lunghezza del tracciato reale in metri per il fattore di scala: 8368 mt / 300 = 27,9m

Pertanto il progetto deve produrre un tracciato con sviluppo di circa 28m.

La scala esatta del tracciato realizzato si ottiene dividendo la lunghezza del tracciato reale in metri per lo sviluppo del circuito progettato: 8368m / 29,88m = 280 (scala 1:280)

4 – Stesura del lay-out

Per ottenere un tracciato il più possibile fedele è necessario servirsi di un software commerciale di progettazione in grado di usare diversi livelli, uno dei quali usato per visualizzare uno schema o foto satellitare del circuito. E’ possibile anche eseguire il tutto manualmente ma è molto più difficile ottenere una buona corrispondenza.

Applicazione dello schema al software di progettazione:

Lo schema del circuito è il punto di partenza

Lo schema del circuito è il punto di partenza

Si inizia cercando di ottenere un tracciato con una buona corrispondenza

Si inizia cercando di ottenere un tracciato con una buona corrispondenza

Alcune piccole differenze possono essere corrette a posteriori

Alcune piccole differenze possono essere corrette a posteriori

Si eseguono poi le modifiche che permettono di ottenere una buona fedeltà e di “chiudere” il circuito.

Spesso ci si trova con piccole distanze fra gli estremi del tracciato

Spesso ci si trova con piccole distanze fra gli estremi del tracciato

I software di progettazione permettono di verificare la chiusura in base all'elasticità dei binari

I software di progettazione permettono di verificare la chiusura in base all’elasticità dei binari

Ecco come appare il circuito finito nella versione per un circuito rialzato da terra, che presenta una leggera discordanza alla realtà nella parte centrale, dovuta alla necessità di prevedere lo spazio per il passaggio del commissario per i recuperi (circa 70 cm come si vede dal reticolo di 1m  di lato):
Ecco il circuito finito e pensato per essere montato su tavoli

Ecco il circuito finito e pensato per essere montato su tavoli

Lo spazio ampio fra il rettilineo di partenza e l'opposto è stato lasciato per permettere il passaggio del commissario per i recuperi

Lo spazio ampio fra il rettilineo di partenza e l’opposto è stato lasciato per permettere il passaggio del commissario per i recuperi

Questa è la versione per un circuito posizionato a terra, che può essere riprodotto con maggiore precisione:
Versione del circuito per posa a terra, la corrispondenza è massima

Versione del circuito per posa a terra, la corrispondenza è massima

Con il circuito posato a terra non è necessario prevedere spazio per il passaggio del commissario: può scavalcare i binari

Con il circuito posato a terra non è necessario prevedere spazio per il passaggio del commissario: può scavalcare i binari

5 – Disposizione dei cordoli

La disposizione dei cordoli deve seguire le linee guida del regolamento, sia che si usino componenti in commercio, sia che siano autocostruiti. I seguenti esempi mostrano rispettivamente il minimo ammesso e la disposizione ottimale.

Minima configurazione dei cordoli all'uscita di curva

Minima configurazione dei cordoli all’uscita di curva

Configurazione ottimale dei cordoli all'uscita di curva

Configurazione ottimale dei cordoli all’uscita di curva

Minima configurazione dei cordoli in una "esse"

Minima configurazione dei cordoli in una “esse”

Configurazione ottimale dei cordoli in una "esse"

Configurazione ottimale dei cordoli in una “esse”

Minima configurazione dei cordoli in un corto rettilineo fra due curve

Minima configurazione dei cordoli in un corto rettilineo fra due curve

Configurazione ottimale dei cordoli in un corto rettilineo fra due curve

Configurazione ottimale dei cordoli in un corto rettilineo fra due curve

6 – Versioni a diverse corsie

La realizzazione di tracciati analogici a più di quattro corsie richiede una maggiore approssimazione nella riproduzione delle curve, in quanto le corsie interna e esterna vengono ad essere più o meno “secche” rispetto all’originale. Ciò non è un problema per le piste digitali, in cui si possono limitare le corsie a due o quattro, facendo partecipare molti modelli assieme. Ecco un esempio di passaggio da 4 a 6 corsie e delle approssimazioni necessarie:

Più sono le corsie e maggiore è l'approssimazione

Più sono le corsie e maggiore è l’approssimazione

In tracciati a 6 o 8 corsie quella interna e esterna sono molto approssimate nell'andamento delle curve. La scelta di un sistema digitale a meno corsie risolve il problema

In tracciati a 6 o 8 corsie quella interna e esterna sono molto approssimate nell’andamento delle curve. La scelta di un sistema digitale a meno corsie risolve il problema

Ecco come appare la versione a sei corsie di Sebring, rispettivamente per la progettazione del circuito versione sollevata e versione a terra, complete di cordoli e con uno sviluppo di circa 30m al centro (scala 1:280):

Versione per posa su tavoli

Versione per posa su tavoli

Versione per la posa a terra

Versione per la posa a terra

La migliore fedeltà si ottiene con un circuito a due corsie, che però limita molto la competizione, a meno di usarlo in configurazione digitale.

Questo è un esempio di tracciato studiato per essere disposto a terra in ambiente piccolo (scala 1:390). Occupa uno spazio inferiore a 5×4 mt:

Versione a due corsie per posa a terra

Versione a due corsie per posa a terra

L'ingombro totale è compreso in meno di 5x4 metri

L’ingombro totale è compreso in meno di 5×4 metri